martedì 10 gennaio 2012

Horrorland/Hostel




Sceneggiatura 0: qualcuno dovrebbe dire a Roth (e d rimando anche a Tarantino) che l'Est Europa nn è (solo/+) prostituzione, maniaci sessuali, baby gang e auto sovietiche degli anni '70. Distorsione della realtà razzista e totalmente inattendibile, inclusa la complicità della popolazione davanti alle 'opere d'arte' dei chirurghi clandestini. Inconcepibile.
Scenografia 1: la pretesa d ambientare a Bratislava un film girato in un piccolo villaggio ceco (Cesky Krumlov, I've been there, n.d.b.) dimostra ancora una volta l'ignoranza e il pressapochismo d chi tende a fare d tutta l'erba un fascio.
Cast 4: se la cavicchiano i due 'Americans', pessimi l'Icelandic e la Japanese, patetici nei loro personaggi incredibili l'uomo d'affari olandese, il chirurgo tedesco e le donne d vita 'slovacche'.
Regia 3: finchè il film s limita a parlare della gioventù e dell'amore sconsiderato che la società prova per essa (cit.), la macchina da presa nn s macchia d clamorosi autogol. La stessa cosa purtroppo nn s può dire della seconda metà della pellicola, zeppa d scene imbarazzanti dal taglio dell'occhio all'omicidio compiuto dai bambini, dall'investimento in piazza alle mutilazioni artistiche. Una merda totale (cit.).

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