Sceneggiatura 8: i grandi della storia, un fil rouge a cogliere il diverso nelle qualità, del grande filosofo rimane questa stesura zeppa di citazioni immortali e di significati con pretese universali.
Scenografia 5,5: villaggi di appennini nostrani spacciati molto semplicisticamente per sassi ateniesi, meglio la monumentalità per forza di cose fittizia delle ricostruzioni dei templi.
Cast 6,5: ai pessimi caratteristi tipici dei peplum dell'epoca (notabilmente i nemici) fanno da contraltare gli splendidi ruoli del protagonista e della sua partner, di ferma dignità e nobile proposizione.
Regia 8: non si dimenticano le anime crocefisse, primo e inaspettato segnale di grande cinema, l'aura del supremo permane per tutto il percorso cronistorico di una didascalicità applicata con dedizione.
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