Sceneggiatura 6,5: soggetto particolaristico di interessi storici, resa lenta come da trademark, precipitazione finale di effetti e concatenazioni, il retrogusto della commozione non sfonda il muro della lontananza.
Scenografia 6: un isolato della Parigi degli anni '20, le auto d'epoca, gli interni damascati, la profondità dell'aula del tribunale, meri fondali per l'ennesima rappresentazione teatrale.
Cast 6,5: una buona direzione complessiva per un'omogeneità di situazioni serenamente raffrontabili al contesto storico-politico, gli occhi di ghiaccio abili a nascondere segreti ed emozioni.
Regia 6,5: i continui inserti giornalistici in bianco e nero una semplice fuga dalle difficoltà di ambientazione, lo stile imperterrito sordo alla possibile rivisitazione della trama spionistica, l'equilibrio della storia spostato volutamente sulle quotidianità vissute a vuoto.
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