Sceneggiatura 6,5: la crisi del rapporto famigliare in un nucleo numeroso, toni gotici di malefici e possessioni, un crescendo finale di emozioni dure da digerire.
Scenografia 6,5: boschi e vallate, una città da cui venire espulsi, cani e conigli, interni spogli di malattie mortali e stregonerie da manuale.
Cast 6: il contrappasso tra adulti che muoiono male e recitano peggio e bambini espressivi nella gamma delle reazioni offerte dal dramma della vita.
Regia 7: gusto estetico pittorico acuito dal costume, crudezza espressiva del sangue, il ritmo adeguato alla vicenda per una favola nera del New England ben confezionata.
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