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Sceneggiatura 7: giallo atipico con triplo colpo di scena finale, la messa in scena è una rappresentazione teatrale che guadagna probabilmente respiro potendo appoggiarsi ad immagini assai più pregnanti di quelle di una località immaginaria.
Scenografia 7: un plastico inquietante che viene da Rablà, un bar a Bressanone, le case dai balconi in legno della tipicità del Sudtirolo, villeggiature sospese e abbandonate.
Cast 7: il maestro dell'ubiquità chiosa con cura il ruolo, il denaro muove le pedine inconsapevoli, fuori scena calano gli assi, barbe che nascondono facilmente colpe.
Regia 7,5: il non detto che così spesso incide, l'esordio fulminante, scoprirsi migliori dietro una cinepresa (che davanti a un foglio), lumini rossi e bavagli, tela cerata e ciocche di capelli.
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