AMORE DELLA PRIMA CERCHIA
A fianco del supermercato di
Porta Nuova c’è un pub, che è aperto in questo orario strano, quando il
pomeriggio non si è ancora colorato di sera. Luigi pensa di meritarsi una birra
piccola, prima di riprendere il giro delle consegne. Lo propone a Luciano, che
è d’accordo. Entrano. Uomini, tutt’attorno a loro, che bevono e sparlano delle
donne: sono sempre stanche, irritate, insopportabili. Una visione del mondo
comune a molti maschi, anche a quelli di successo. Ripartono, fanno inversione
prima che passi il tram. Il sole scalda forte via Senato, adesso, mentre le
pubblicità ripetono che il futuro è di chi non si ferma. Luciano sta facendo benzina,
alla pompa, maledicendo gli aumenti. Luigi scende dal furgone, ha calcolato
tutto alla perfezione, sa che avrà una chance di incontrare il suo amore
fingendo di consegnare un pacco che è per tutt’altro destinatario. Proprio
mentre citofona, urlando ‘corriere’, si apre il portone condominiale, esce la
giovane figlia dell’ambasciatore portoghese, per portare fuori il cagnolino,
come ogni giorno alle quattro e mezza. Ha il viso coperto dalla mascherina, ma
i loro occhi si incrociano, si guardano, si sfiorano. Lei lo nota, gli accenna
un sorriso nascosto. Forse capisce, rispetta il suo sentimento, prima di
sparire al primo angolo di strada. Luigi torna verso la pompa di benzina. La
prossima volta le metterà in mano un bigliettino, come si faceva alla scuola
elementare. Così le regalerà finalmente tutte le parole che non riesce a dirle.
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