Sceneggiatura 7,5: storia che crea un mistero dal nulla, tramite poche fuorvianti immagini all'interno di un dramma universale di vite solitarie che trascorrono il tempo senza veramente mai viverlo.
Scenografia 8: una Svizzera italiana fatta di non-luoghi come le stazioni di servizio e i loro bar annessi, gli hotel con suite e i passaggi a livello dove urlare la propria disperazione.
Cast 7: eccezionale il protagonista nel ruolo del valutatore della qualità che fa licenziare, un po' meno nel ruolo la folle reduce dal suicidio del marito, per cause connesse.
Regia 7: non tutte le scene sembrano far parte dello stesso script, c'è qualche fotogramma isolato di poche pretese (tra cui la piscina iniziale), alternato a istantanee notturne favolose di una Svizzera eternamente storia di se stessa nel nulla. Crediamo nel destino?
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