Sceneggiatura 6: ora che il neo-noir è una tendenza diffusa della cinematografia mondiale, riscoprire testi degli anni '40 da riproporre fedelmente ci porta a percorrere tutta la classica parabola hollywoodiana al contrario.
Scenografia 7: sicuramente la parte più riuscita del film, dalla fotografia buia e coloristica tipica di altre pellicole dedicate al mondo dei luna-park sino alle location art déco disseminate tra Toronto, Oshawa e Buffalo.
Cast 5,5: l'algidità sospetta di Cate Blanchett riflette principalmente il personaggio, ma a lasciare perplessi sono proprio le movenze dell'eroe Bradley Cooper, decisamente poco a suo agio in questo ruolo drammatico.
Regia 6: anche Del Toro senza la sua componente preferita (il soprannaturale) non rende come in altri film di successo, limitandosi al confezionamento, alla rifinitura, alla scena di raccordo senz'anima.
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