mercoledì 22 agosto 2012

Horrorland/The cabin in the woods




Sceneggiatura 5: metacinema ingeneroso di intuizioni geniali e realizzazioni rionali, la parodia a prevalere sul plot fantasma del teen horror, irritanti contorni di scommesse e scienziati sempre ligi al dovere. Raimi ne avrebbe fatto un capolavoro, Wheddon banalizza il tutto.
Scenografia 5: corridoi anestetizzati al bianco, villette in legno prototipali, nella polvere della scelta del blockbuster che fu l'incapacità di mettere a fuoco la fotografia.
Cast 5: in equilibrio precario tra il proprio ruolo e quello della farsa che rappresentano, gli attori simboleggiano la decadenza di un genere che può arrivare a rasentare la demenza.
Regìa 5.5: un'unica scena salva parzialmente il bilancio di una pellicola da rigirare, tra mostri marini e dinosauri, zombie e ju-on jap la mattanza della stazione di controllo centra canoni splatter e retromaggio scomponibile. Il fast forward può sostituire il resto.





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