Sceneggiatura 7+: dramma della mala genitorialità come tanti, quotidianità di villaggerie romene all'odor di Danubio tra telefoni con auricolare e reprimende di eredità comuniste. Manca un pizzico di teatralità finalizzante alle scene clou.
Scenografia 6,5: carcere minorile di una campagna a meli di paghe minime e orizzonti oltre frontiera, camerate universali e bagni di convivenze rom.
Cast 6-: il pathos zoppica nelle interpretazioni misurate del fischiatore, del direttore, dell'assistente sociale in un sequestro poco plausibile, la truppa di filule recupera gettoni alla verosimiglianza complessiva della macchinetta serbaniana.
Regìa 7: tempi lunghi adeguati alla lentezza di un'attesa in scadenza (che già si intuisce verà procrastinata), dialoghi realistici e un po' di imprecisione nel notificare l'amore ai bordi di una carreggiata ancora percorsa dai tir.
Scenografia 6,5: carcere minorile di una campagna a meli di paghe minime e orizzonti oltre frontiera, camerate universali e bagni di convivenze rom.
Cast 6-: il pathos zoppica nelle interpretazioni misurate del fischiatore, del direttore, dell'assistente sociale in un sequestro poco plausibile, la truppa di filule recupera gettoni alla verosimiglianza complessiva della macchinetta serbaniana.
Regìa 7: tempi lunghi adeguati alla lentezza di un'attesa in scadenza (che già si intuisce verà procrastinata), dialoghi realistici e un po' di imprecisione nel notificare l'amore ai bordi di una carreggiata ancora percorsa dai tir.
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