I sogni son desideri, si sa, la povera Coraline sballottata in due nuovi mondi, di cui il migliore è quello che sembra più deludente, secondo una morale childish piena zeppa dei soliti preconcetti, proprio come una scatola di bottoni malvagi. I riferimenti horror dell'originale spuntano saltuariamente da un baillame di topi del circo e piante carnivore del giardino infestato, la meraviglliosa grafica iperrealista dei parcheggi e dei negozi a timbrare una sufficienza semilarga. VOTO 6+
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