Sceneggiatura 5,5: tripartitura e ossessione nel sesso, il doppio gioco di una serial killer che si innamorò del proprio bersaglio una storia già nota, vanamente colorata di romantico nel parallelo con le quotidiane uccisioni di pesci al mercato di Tsukiji.
Scenografia 6: pretestuosa la critica al nyotaimori senza sacralità da universalismo, i canali dipinti di grigio dall'alba allo smog una stretta al cuore.
Cast 5: galleggia il mutismo protagonista della Kikuchi, un pesce fuor d'acqua tra tanti asiatici il pessimo Sergi Lopez, censurabili alcuni autoctoni irosi.
Regìa 5: regista in carriera al primo evidente stop, la Coixet predilige un ritmo blando che cerca suggestioni in alcune scene ben girate, senza il necessario filo di mordente per unire i vari pallini sfilacciati di uccisioni e ricorrenze.
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