Sceneggiatura 7,5: soggetto di lucidissima follia infascelliana, una dieta a base d'acqua con torte di compleanno e bicchieri a colazione, sapienza wikipediana per contorno ridondante al pastiche di flashback schizofrenici.
Scenografia 5: laghi laziali di bottiglie di pura sorgente e foglie cadute dell'autunno avanzato.
Cast 4,5: la Conti in una discreta impersonificazione della sindrome del gemello evanescente, pessime le quattro improbabili compagne di avventura dall'italiano stentato.
Regìa 6-: l'ex enfant prodige a ruota libera, troppi spunti inespressi dall'ovvia linearità dello scioglimento dei nodi, la paura lontana dalle musiche di scena, la tecnica videoclippara accattivante nei limiti di un budget comunque ridotto.
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