martedì 10 gennaio 2012

Horrorland/The Doll Master





Sceneggiatura 5: Cinque piccoli coreani con un retrogusto al Chucky. Le bambole animate spaventano più delle storielle del passato. Ma esce lo zero della fretta e salta il banco di uccisioni seriali. Could have been a masterpiece (cit.).
Scenografia 5+: tra i meandri Peles-like una vetrina di bambole poi copiata e gothizzata da Dead Silence, pomposità da set nelle stanze ridondanti di suppellettili. Mezzo punto in più per le realistiche dolls.
Cast 5:stereotipatamente e forzatamente diversi tra loro i 5 'modelli', che suonano falsi sin dal preambolo del postribolo. Completano il quadro un'anfitrione rotellata dagli occhi iniettati di sangue e il suo maggiordomo fumatore, un sawiano incatenato nelle fondamenta e una gisaeng rossovestita dell'era preWWII.
Regìa 4: omicidi sprecati con una banalità inaudita, visti simili presupposti favorevoli. Discorsi senza senso che vanificano qualche ripresa timidamente artistica di un esordiente Jong-ki Jeong. Mattatoio finale senza arte né parte. Un plauso alla giuria di Malaga che ha premiato questo film.


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