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Sceneggiatura 4: parassiti e riscaldamento globale, due minacce da affrontare in simultanea secondo il disegno naif dello stesso regista, comunicazioni tutt'altro che globali nell'indifferenza totale del pianeta. Inaccettabile.
Scenografia 6: ingorghi alla 'everybody hurts', suggestive macchie gialle di accampamenti sul verde corretto al computer per sembrare più artico, tutta finzione a pochi chilometri da Vancouver.
Cast 4: Kilmer intasca il compenso per un paio di scene a inizio e fine film, il santone integralista della catastrofe climatica annunciata lascia per il resto il campo a memorabili prove di giovani e inesperti scienziati in preda al diffondersi della sanguisuga ferale.
Regìa 4: cestinata ogni tensione da dialoghi inutili e mutilazioni alla sperindio, la paura del rating a costringere gli anagrammi su binari di assoluta inespressività. Mark Lewis, non ne sentiremo più parlare (?).
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