Sceneggiatura 7: la triade inscindibile di Las Vegas, gioco, donne e mafia, lunghe vicende a percorrere il canovaccio classico dell'ascesa e della caduta nella polvere, la lettura pileggiana attenta e credibile.
Scenografia 6,5: splendida l'intro a luci riflesse, poi le sale da gioco escono un po' troppo dai riflettori di interni anonimi e prospettive desertiche, capannoni industriali e grocery shops sanmarinesi.
Cast 7: un Pesci superlativo, capace di ombreggiare largamente il più atteso De Niro, la famiglia, il codice d'onore, l'amore, il denaro, il panno verde e altre comparse inanimate.
Regìa 8-: l'alternanza di scene appena annunciate e altre prolungate, piani sequenza ambientali e grandangoli di gruppo, il ritmo adeguato all'opera leggermente infastidito dall'onnipresente voce narrante.
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