Sceneggiatura 7,5: fantastoria dal marcato simbolismo, la vendetta postuma del pulp ebreo sul pulp nazionalsocialista, liberatorie sparatorie dall'imprinting western, epicità di macrosequenze a dialoghi in più lingue. Manca purtroppo la caratterizzazione ebraica dei bastardi.
Scenografia 7: ricostruzione di ambienti di fedeltà citazionista, il cinema parigino di ingressi a specchi e sale festonate a svastiche.
Cast 8: decisamente da Oscar la performance incredibile di Waltz, probabilmente il miglior nazista di sempre sul grande schermo, l'anonimo Pitt a disagio come il suo italiano traballante.
Regìa 8,5: magistrale sequenza di citazioni e autocitazioni, cinema puro della finzione che vive di pause e momenti clou sapientemente dosati, un filo di humour come encefalogramma della pellicola.
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