Sceneggiatura 5-: pretestuosità comiche in una sequela di parodie scarsamente incisive, la risata lontana dalle paradossali vicende action-wuxiapian della gang delle asce.
Scenografia 6: ben ricostruito il set del vicolo dei porci, evidenze da quinte sulle insegne luminose della vecchia Shanghai.
Cast 6,5: i fratelli minori e maggiori si ritrovano in squadre diverse, Chow stavolta incarna bene il personaggio paperiniano del sommo maestro di Kung Fu.
Regìa 6: magìe di un budget lievitato a confezionare un prodotto matrixiano di sicura resa scenica e narrativa, penalizzato da effetti speciali a volte un po' ozpetekiani.
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