Sceneggiatura 7,5: di sogni campa l'esistenza umana, paradisi autocreatisi di insidie inattese e liberatori canti a vodka, il riscatto nel desiderio di tenere accesa la fiammella. La favola semicontemporanea mihaileaniana diverte e intrattiene per due ore, tra la grottesca deformazione dei personaggi caricaturali e l'assoluta attualità del messaggio di fondo buonista.
Scenografia 6+: shots vividi di neve sporca per le strade della periferia moscovita, il grande scenario per la grande capitale, artificialmente luminosa la Parigi dei vecchi ritrovi comunistoidi e dei teatri tirati a lucido per ogni occasione.
Cast 6+: la protagonista contraltare (Laurent), la bellezza sulla bruttezza, la classe sulla pezzenteria, la superbia sull'umiltà, delude di occhi sbarrati e prese di posizione indecise, ed è altalenante parimenti il ritorno del grande maestro Guskov sulle scene, a sorpresa Miou Miou trait d'union di trama e verosimiglianza.
Regìa 7: i colpettini a farsa disseminati lungo il percorso lasciano il fondo a una corale interpretazione del titolo, emozionante come nella miglior tradizione del regista, la componente rom sempre presente con le sue melodie da carovane.
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