Sceneggiatura 5-: edulcorata visione di una realtà esistente, l'introspezione nemmeno abbozzata per il luogo comune da smitizzare, caricature da rendere reali, l'ironia l'unica forma di difesa.
Scenografia 6,5: una Milano odierna di speranze vaghe legate al futuro prossimo, file di auto e scorci paesaggistici profondamente italici.
Cast 6,5: punti di concomitanza per il Mandelli, anche il Tiberi doppiatore rende le fobìe di relazioni perdute e da conquistare.
Regìa 5,5: il nipote del trio tenta di sviare l'ovvio con qualche panoramicità apprezzabile, prologo ed epilogo parlati secondo la miglior ricetta della commedia italiana del nuovo millennio.
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