Sceneggiatura 7: frammenti riconducibili a un passato più remoto di quanto l'anagrafe non attesti, il nastro gira per il senatore a vita, dall'ultima presa di potere al tracollo mediatico, offrendo il fianco a critiche spietate e introspezioni di media profondità.
Scenografia 6: le stanze del potere, la capitale degli intrighi di palazzo e delle alleanze elettorali della fu Democrazia Cristiana. Un'Italia che non ci manca.
Cast 6: il buon Servillo non convince del tutto, sarà forse che crediamo di conoscere il vero Giulio, almeno fisicamente, sotto altre ancor più mentite spoglie.
Regìa 8: la cinepresa sorrentiniana galleggia in un liquido amniotico onirico tra una robusta placenta di riprese incisivamente estetiche e un cordone ombelicale giornalistico di fatti e misfatti della prima repubblica, a costituire i primi giocattoli del (ri)nascituro cinema tricolore.
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