Sceneggiatura 6,5: meandri silenziosamente scontati del rapporto di complicità tra donne, spezzoni di intolleranza islamista assimilata, una Beirut nuovamente vivace seppur fatalmente esposta alla guerra prossima ventura.
Scenografia 6,5: strade di insegne divelte e tramonti su un parco macchine di francesismi passati, la dedica a interni ammuffiti e infrastrutture in miglioramento.
Cast 7: recita corale di buon livello, tra le versioni mediorentali di Sex and the city e L word spiccano gli occhi tristi della protagonista-regista Nadine Labaki.
Regìa 7: poesia profusa lentamente attraverso le note della colonna sonora jazz mouzanariana, di riflessioni superficiali sulla condizione femminile nella vita di tutti i giorni.
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