Sceneggiatura 8: la deframmentazione dell'intreccio a culminare con la meritatamente scontata climax emozionale, l'interesse intrinseco di una vicenda poco nota l'accapigliarsi inutile di censure politiche perdenti.
Scenografia 7: belle immagini del Rynek krakowiano, poetiche nevicate di campi d'addestramento nella Polonia contemporanea e strade della Varsavia amorevolmente ricostruita.
Cast 6,5: Chyra il collega prodigo miglior interpretazione nel suicidio indotto dalla vodka e dal rimorso, il realismo non sempre all'altezza della situazione, tra fughe da ponti di due occupazioni e fucilazioni all'ultima preghiera.
Regìa 7: l'anziano Wajda e la sua nomination, il lungo silenzio finale spiega i moderati eccessi di un nazionalismo polacco a risorgere, il giusto obolo a pagine di storia allontanate dalla gente da un destino di ferrovie e bandiere strappate.
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