Sceneggiatura 5,5: tanto di cappello al buon Wallace, ma riproporre immobili i suoi soggetti nel terzo millennio è quantomeno out, ciò che nel 1930 spaventava ora fa sorridere, nè può bastare un'ossessiva fedeltà all'originale.
Scenografia 5+: la corda tirata dei troppi green screen shots, i ritocchi al computer pesantemente evidenti di dinosauri, pipistrelli e insetti improponibili, le settecento luci della NYC della depressione tignosamente riuscite.
Cast 5: i critici affondarono la Watts, Brody e Black persino peggiori per intensità nulla da eroe ed antieroe, Serkis abile a muovere Kong.
Regìa 5,5: nulla di nuovo sul pianeta Jackson, storie trascinate con micro-subplots insignificanti nella prima parte titanica, una sequela infinita di eventi affrettati nel notorio finale in cui il gorilla perde, a distanza di settant'anni, anche il pathos simpatizzante del lungometraggio cooperiano.
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