martedì 10 gennaio 2012

Horrorland/Gli orrori del Castello di Norimberga




Sceneggiatura 6,5: omaggio all'horror gotico in un momento in cui il cinema di genere italiano andava in un'altra direzione (cit.), streghe e malefici del seicento a costituire lo scheletro di cemento armato di una vicenda classicamente datata dove strumenti di tortura, pergamene e fantasmi recuperano l'ancestralità di un terrore mitigato.
Scenografia 7,5: se la famosa Venere di un omicidio ben girato ha dato il titolo alla versione italiana (che merita 0 in geografia, n.d.b.), le locations austriache aggiungono quella goticità assolutamente necessaria alla vicenda, su tutte le torrette, le scale a chiocciola e le cripte del favoloso Burg Kreuzenstein.
Cast 6+: discreta la biondina di culto Elke Sommer, specie nella sua fuga solitaria dal barone nei corridoi dello Studentenheim, anonimo il resto della truppa. Sta difendendo pietra per pietra il castello (cit.).
Regìa 7:
un film di Bava non è mai tempo sprecato, tecniche cinematografiche tengono vivo l'interesse per una pellicola che non ha al suo arco frecce pregiate di gore, mistero o tanto meno paura pura, ma vive di propria immagine riflessa grazie alle porte scricchiolanti, alle armature e alla nebbia che il regista sa dosare magistralmente.

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