Sceneggiatura 6,5: onore al merito kiyoshiano, la scrittrice trova mummie e fantasmi, la fase thriller prevale giudiziosamente sull'horror, intrecci temporali onirici a mastecare le carte, incertezza venduta al finale da teen-movie.
Scenografia 7: buio che filtra dalle finestre, provincia nipponica già russa di taiga e pontili fluviali. Ad maiora!
Cast 6: onesto il terrore nakataniano, il newcomer del '93 delude.
Regìa 6-: un piano sequenza flashback da storia del cinema, pause infinite di urla liberatorie, autonomia di movimento per i sacchetti, insensato epilogo di storie d'amore frustrate dal mostro del Tamigi. Il paragone con Kubrick è un non-sense wikipediano.

Scenografia 7: buio che filtra dalle finestre, provincia nipponica già russa di taiga e pontili fluviali. Ad maiora!
Cast 6: onesto il terrore nakataniano, il newcomer del '93 delude.
Regìa 6-: un piano sequenza flashback da storia del cinema, pause infinite di urla liberatorie, autonomia di movimento per i sacchetti, insensato epilogo di storie d'amore frustrate dal mostro del Tamigi. Il paragone con Kubrick è un non-sense wikipediano.
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