martedì 10 gennaio 2012

Horrorland/Sukob





Sceneggiatura 7,5: a must see that could easily challenge Hollywood (cit.), tre piani narrativi (di cui uno solo sulla carta) a intersecarsi per la prima metà, le conseguenze un po' prevedibili nella seconda, tra superstizioni e matrimoni nelle Filippine infinite.
Scenografia 7: Nueva Ecija, Luzon provinciale di feste in costume e motel nella giungla di un autobus al giorno, le finestre di Manila ad aprire e chiudere.
Cast 6: gente nota e non, la Aquino di un Feng Shui desiderato si destabilizza con la trama, più concentrata la Barretto di un altro amore sfortunato, scadenti i lalake.
Regìa 6,5: et hic manebimus optime, il più grande successo del cinema filippino prima dell'avvento di Brillante Mendoza, che un horror (presunto o tale) sia la pellicola più vista già depone a favore di questa cultura hispanoamericanasiatica, e certamente ronesche sono le attenzioni alle riprese di spose maledette e omicidi a sparizione.

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