Sceneggiatura 5,5: il passato remoto di due fratelli per caso, taiga bolscevica, dacia di legno ammuffito, fantasmi che appaiono allo scoccare della mezzanotte, varchi spazio temporali protetti dalle acque. Tante idee, confusamente rimescolate.
Scenografia 3: una produzione europea non può cercare di far passare i monumenti principali della capitale di uno dei 27 stati (Sofia, n.d.b.) per quelli di una città russa, contando solo sul cirillico e sull'ignoranza.
Cast 5: un pool di attori internazionalizzati dall'inglese fluente, recitazione incerta.
Regìa 6: il catalano della necrofilìa, tante riprese accattivanti in uno stile narrativo tipico della fimografia ibethrillerofila contemporanea, costruito a lentezze e ripetizioni di poche (ma in questo caso sufficientemente riuscite, n.d.b.) scene madri rivelatrici. Qualcuno ha detto The Orphanage?

Scenografia 3: una produzione europea non può cercare di far passare i monumenti principali della capitale di uno dei 27 stati (Sofia, n.d.b.) per quelli di una città russa, contando solo sul cirillico e sull'ignoranza.
Cast 5: un pool di attori internazionalizzati dall'inglese fluente, recitazione incerta.
Regìa 6: il catalano della necrofilìa, tante riprese accattivanti in uno stile narrativo tipico della fimografia ibethrillerofila contemporanea, costruito a lentezze e ripetizioni di poche (ma in questo caso sufficientemente riuscite, n.d.b.) scene madri rivelatrici. Qualcuno ha detto The Orphanage?
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