Sceneggiatura 5,5: clearly the final installment, e non si può a distanza di ben nove anni riproporre la stessa idea, per quanto vincente. Variazioni al tema senza amore, tragedia principale sottoesposta al fascino, autocitazioni ormai bolse. Che avesse ragione chi diceva, già dal terzo episodio (ancor bello, n.d.b.): 'ormai è solo un voler mostrare le morti più improbabili'?
Scenografia 5: il fascino alabamiano della pista nell'intro semifuminante, il sud della Lousiana pretesto di una ripresa senza riprese.
Cast 5-: si corre, e tutta la truppa è 'famosa' per aver recitato in questo film. Il nulla generato dal nulla.
Regìa 5-: la tensione azzerata è curiosità per quegli oggetti che cadono di frequente, meccanismi innescati a splatter di dubbio gusto 3-D, pathos bluastro di mere sequanze episodiali cui mancano realismo e regìa. Stavolta l'alternanza dovuta Wong-Ellis non ha pagato. Campione d'incassi (USA, n.d.w.), campione di niente.
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