martedì 10 gennaio 2012

Horrorland/Frontières





Sceneggiatura 6: torture porn, limiti congeniti affinati nella lentezza dell'immediatezza, la credibilità quasi possibile in uno scenario storico-politico realmente manifestatosi.
Scenografia 6,5: il buio val bene una citazione, scantinati sui generis e ospedali di rivoltosi, la luce blu a pervadere tutta la pellicola.
Cast 6,5: l'occulta produzione bessoniana scova attori semidebuttanti che rendono bene la paura, il politico, la realtà, l'integrazione della Francia odierna. Peccato che l'altra parte della barricata, fatta di ninfomani e gerarchi nazisti, non possa per forza di cose essere di pari realismo.
Regìa 6,5: colpi di pistola traballanti nella rapina, il lento pasto dei muscoli umani, adattamento gensiano ai diktat della folla plaudente, commercialità tronfie rigettate nel confezionamento.

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