martedì 17 gennaio 2012

Cinema americano/Into the wild





Sceneggiatura 6,5: i preliminari letterari di una storia vera, emozionantemente solitaria, ridondantemente caricata di suggestioni romantiche all'eccesso, dal buonismo dei perdenti alla redenzione nella sofferenza, in una sottolineatura inopportuna che toglie ciò che avrebbe desiderato aggiungere.
Scenografia 8: spot del turismo USA, dai campi di grano del South Dakota alle rapide del fiume Colorado, dai noti percorsi per skaters di LA al fascino del remoto delle cartoline dall'Alaska, il tutto filmato in pure timido style.
Cast 6,5: Hirsch deve scalare ancora molte cime, memorabilmente invecchiato il William Hurt genitore difficile, sempre più cfianamente promettente il respiro jonimitchelliano trattenuto di Kristen Stewart.
Regìa 8:
non un debutto ma una consacrazione, Sean Penn divide lo schermo e alterna i capitoli del flashback, primi piani di connettivo sfuocato e fauna selvaggia, l'amore per ogni ripresa il filo conduttore di una vicenda avvincentemente lunga.

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