martedì 17 gennaio 2012

Cinema ceco/Vuoti a rendere





Sceneggiatura 5,5: pretestuosità di vite quotidiane sfumano progressivamente nel sapore sdolcinato di comportamenti biechi e obbligati, il coraggio del lavoro a 65 anni presto strumento di facili conquiste in una visione dell'esistenza banalmente squallida.
Scenografia 7: la Praga di tutti i giorni, i supermercati di Zizkov, i blocchi di condomini socialisti, i call center lontani dal frastuono turisticizzato del centro.
Cast 7: Sverak eccezionalmente professore disilluso, spericolato pony express a due ruote, poetico addetto ai vuoti. Troppe macchiette involontarie nel cast.
Regìa 6,5:
la pietas kolyana nei misurati siparietti comici, la mongolfiera a planare, grande macchia rossa nel verde della campagna boema, inserti stilistici moderni su un canovaccio classico, la nebbia praghese a volo d'uccello sulle case dal tetto spiovente, i sogni erotici proibiti dallo spioncino di un vagone ferroviario.

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