Sceneggiatura 6,5: parodia leoniana in terra sinoportoghese, tra folate di umorismo inglese e sparatorie tarantiniane, romanticismo struggente del primo Kitano e affreschi paesaggistici alla Zhang Yimou.
Scenografia 7+: present day Macau, tra edifici coloniali a colori pastello e strade acciottolate, buddha dorati e pescherecci in acque territoriali.
Cast 6: la gang defaultata dall'infanzia comune eccede in perbenismo difettoso da codice d'onore, la vedova nera distratta sin dal primo fotogramma.
Regìa 7-: lunghe pause di afa estiva macaense, rotte sporadicamente da mattanze a pistolettate che mietono la scena, il retrogusto sentimentale a prevalere smodatamente sui toni classici da crime movie made in Hong Kong.
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