Sceneggiatura 8,5: storia autobiografica di un professore di francese alla prese con una difficile classe media nei quartieri dell'immigrazione a Parigi, poesia tracimata dalla quotidianità come solo il cinema transalpino sa trasmettere. Il finale di speranza attenua eccessivamente la drammaticità dei contenuti.
Scenografia 5: un istituto scolastico, le mura del titolo e il cortile delle pallonate, un vissuto senza amore di telecamere (e non cineprese, n.d.b.) che puntavano a tutt'altro.
Cast 8: Begaudeau facilitato dal rivivere se stesso, la truppa di alunni scelti per la parte semplicemente strepitosa di maleducazione, pressapochismo e realismo.
Regìa 6,5: budget risibile, successo planetario per un anno scolastico da gustare attraverso le peripezie del corpo insegnante alle prese con genitori e 'studenti', la semplicità dell'intreccio taglia e cuci un macigno sulla resa estetica.
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