Sceneggiatura 8: una questione femminile tra autrice e regista, tre anime pure nel mondo superficiale delle bolle di vetro, la morte argomento centrale di esperienze da vivere intensamente, anche il pesce rosso può redimersi.
Scenografia 6: la Parigi upscale di appartamenti lussuosi enormi è pur sempre la Parigi quotidiana di baguette e tintorie, furgoni omicidi e izakaye giapponesi.
Cast 8: ciascun interprete, dai minori fino al riccio letterato (Balasko) e alla giovane aspirante suicida (Le Guillermic) inquadra perfettamente il proprio ruolo secondo il diktat dubbio della Barbery.
Regìa 7-: poesia di immagini frammentarie, messaggi subliminali di sottofondo lasciati alla libera interpretazione delle concomitanze, la telecamera esordiente a riconoscere faticosamente quando soffermarsi e quando tagliare.
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