Sceneggiatura 6: il delirio ucronico standringiano merita un minimo di rispetto, la considerazione sfuggita dalle marcate ingenuità disseminate cronologicamente nell'insensatezza della svolta fratricida vampirica.
Scenografia 5: gli studios di Wellywood adattati allo steampunk di dirigibili e società impossibili, i vicoli di mattoni a vista l'unico scampolo di Jamestown.
Cast 5: Saffron Burrows eroina che prende a riferimento Sigourney Weaver, scadente l'apporto dei Brothers Scott e Gregory.
Regìa 5: lenta e compilativa, la cinepresa non si pone obiettivi al di fuori di una mera mise en scène del plot, gli elementi horror depauperizzati nell'assimilazione pseudorwelliana.
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