Sceneggiatura 5-: soggetto incisivo e dal potenziale immenso, nei limiti della deriva religiosa eccessiva, plastificato da una sceneggiatura che taglia gli elementi vividi (i sette pugnali per sette possibili attacchi, l'uccisione dei neonati da parte dei discepoli) attardandosi su materiale di scena tipico dell'era, tra politica da presidenti americani e giornaliste d'assalto britanniche.
Scenografia 6: il discutibile finale di un nuovo Cristo si avvale perlomeno di un degno scenario nelle rovine gotiche della Fountains Abbey, qualche speakers dal corner di Hyde Park e un paio di interni di ricostruzione vividamente colorata.
Cast 5+: incerto nella sua sfrontata immaturità il Neill dinosauro a prescindere, solo i dubbi insinuantisi nello sguardo teatrale di Lisa Harrow dipanano un filo la nebbia del nulla.
Regìa 5: banalità aggiunte di sermoni da sorbirsi in prima persona, sprecate salvo rare eccezioni le cartucce destinate alla tensione di omicidi e falliti tentativi, redenzione cristologica sublimante.
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