Rarissima suggestione. Se il National Geographic fosse in mano a un grande regista. Profondità di ghiacci autocitati e limitati. Spezzoni frequenti di conversazioni disparate, il preziosismo dell'inquadratura in agguato. Forme di vita inusitate e affascinanti. Il sesto continente di bandiere di esploratori. Quotidianità di basi tra esperimenti con scatole in testa e fantascienza alla tv. Qualche excursus storico e fisico a complemento del documentario perfetto.
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