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Sceneggiatura 7: pura violenza di stampo orientale, il ritorno al mondo della Yakuza spersonalizzato dall'assenza dei copiosi liri(ci)smi della prima era, il ciclo delle vendette criminali sedimentato in organizzazione cristallina.
Scenografia 6,5: territori noti a Kitano, grandi arterie di accesso alla megalopoli, backstreets di palestre a simboli massonici, l'accesso al petrolchimico nel nulla marino di albe giapponesi.
Cast 7: la solita imperturbabile prestazione del grande Beat intonata a un grido sordo di volti uniformemente distrutti nella loro aberrante pochezza dal fragore delle armi.
Regìa 7,5: il piano sequenza iniziale di occhiali scuri, limousine e sgherri divisi in gang restituisce al cinema d'attualità l'artista consacrato da pellicole ormai lontane nel tempo, la mattanza finale, trascinata e crudele nei suoi riflessi di morte toiani, chiude il cerchio su ingenerose critiche all'ispirazione perduta.
Scenografia 6,5: territori noti a Kitano, grandi arterie di accesso alla megalopoli, backstreets di palestre a simboli massonici, l'accesso al petrolchimico nel nulla marino di albe giapponesi.
Cast 7: la solita imperturbabile prestazione del grande Beat intonata a un grido sordo di volti uniformemente distrutti nella loro aberrante pochezza dal fragore delle armi.
Regìa 7,5: il piano sequenza iniziale di occhiali scuri, limousine e sgherri divisi in gang restituisce al cinema d'attualità l'artista consacrato da pellicole ormai lontane nel tempo, la mattanza finale, trascinata e crudele nei suoi riflessi di morte toiani, chiude il cerchio su ingenerose critiche all'ispirazione perduta.
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