Sceneggiatura 7: satira sulla letteratura russa, Allen indovina molte battute spostando la comicità all'interno di un canovaccio strutturato dal linguaggio (e dal doppiaggio), i crismi minimi della credibilità sostenuti dai pochi, voluti, anacronismi.
Scenografia 6: l'ultimo set europeo prima della catelessi newyorkese, l'Ungheria amica presta le strade acciottolate alla finzione di Grande Madre Russia.
Cast 7+: l'istrione caracolla conclusioni da recita parrocchiale, lo spirito della macchietta insito nel contagiri della risata, compositamente aristocratica Diane Keaton.
Regìa 7+: un'ondata di idee visive (sin dalla scenografica danza delle bare inziali, n.d.b.) alternate a momenti di mestiere, le citazioni visive a soccorrere in un crescendo memorabile la carta regalo della confezione complessiva. La morte è gioia, serenità. Promosso.
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