Sceneggiatura 6,5: subconscio di citazioni classiche, la messa in discussione improvvisa, il crollo delle certezze tipicamente alleniano in un dramma singolare, intimista, un po' freddo per portare avanti il compito senza ammenicoli né orpelli.
Scenografia 5: la stessa NYC pesante di fardelli colorati scadenti degli eighties, in Hannah e le sue sorelle conquistava a sprazzi, qui è totalmente assente dalle scene.
Cast 7-: un'unica vera interpretazione, Gena Rowlands sul mutismo riportato dai muri di Mia Farrow, sconcertantemente banale Hackman.
Regìa 6: ambiziosa messa in scena seriosamente priva della teatralità ad personam, piani sequenza brevi di quotidianità da inondare di dubbi, il pegno della lentezza sulla bilancia dei sentimenti. Provaci ancora, Woody.
Nessun commento:
Posta un commento