Il filone storico melato con l'ironia politica di cliché su generali, guerre e 'nemici' designati, dominante il subplot della storia d'amore tra una ballerina rifugiata e un maggiore dell'esercito (ulteriormente enfatizzata nel film che cambierà nome al libro dei Vespri di Vienna, n.d.b.), la questione religiosa affrontata senza prese di posizione tra ateismo e osservanza monacale. Testimonianza datata. VOTO 6,5
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