martedì 13 dicembre 2011
Letteratura classica/Kazantzakis
Strepitoso romanzo, decisamente sottovalutato, soprattutto al confronto dei ben + noti Zorba il greco e L'ultima tentazione d Cristo firmati dalla stessa penna. L'ambientazione ha x teatro un villaggio ellenico (Lykovrissi) durante gli ultimi giorni dell'occupazione turca, nei primi anni '20 del '900. Ma alle note d costume e d storia Kazantzakis aggiunge una morale anti-teologica che fa zampillare le pagine d ateismo, sottolineando l'ipocrisia dei finti cristiani da una parte e la deriva estremista dei cristiano osservanti dall'altra parte. Il carattere nazionalista è parimenti esplicitato, non solo nel tratteggio 'da macchietta' dei dominatori d un Islam ancora all'acqua d rose, ma soprattutto nell'autocritica verso il popolo greco, attraverso (anche) le parole messe in bocca proprio all'Agà. La vicenda nn annoia mai, al contrario coinvolge pagina dopo pagina precipitando fino all'apocalittico finale. Consigliato a tutti. VOTO 8,5
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