Sublime meditazione collettiva sull'omosessualità maschile e femminile, tra le righe di un'estate francese di feste mondane e treni dalle tante fermate. Il break nostalgico sul ricordo di una persona cara morta scorre di pagine commoventi, come spesso in Proust. La nascita improvvisa di sentimenti forti è descritta come se fosse vissuta in prima persona dal lettore, i ripensamenti del penultimo minuto, la forza disperata della realizzazione tanto a lungo rimandata. Ma i dubbi restano, e il tiroir si interrompe sul più bello. Comunque capolavoro. VOTO 8+
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