martedì 13 dicembre 2011

Letteratura classica/Proust VI



Come quando, durante il viaggio di ritorno, ci fermiamo in una stazione che avevamo già veduto all'andata e per un attimo ci illudiamo che il tutto debba ancora cominciare... Proust maestro di lettura delle nostre vite prosegue la saga che si avvia al compimento con pagine tra le più commoventi di tutta la letteratura in morte dell'amata, il condimento leggero di matrimoni combinati, l'oblio spiegato come l'abbiamo tutti vissuto, l'incertezza di un nome, la speranza di un incontro, la disillusione nella scoperta di ciò che nemmeno immaginiamo. A un certo punto della nostra vita abbiamo messo talmente tanto di noi in tutto che nulla ci è più indifferente (esattamente quello che pensavo ieri notte mentre il taxi scorreva le strade di Milano, un pub, un bar, una stazione della metro, tutto evocava qualcosa). Pietra miliare, unica leggera pecca la descrizione invero scolastica della Venezia quinta teatrale di rimpianti e rimuginazioni. VOTO 8,5

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