martedì 13 dicembre 2011
Letteratura contemporanea/Pennac
Debut fulminante del 1985, polverosità predatata di Magasin e kebab istituzionalizzati, tinte indefinite da giallo a scandire la vita del santo-capro espiatorio, massoneria scontata di riempitivi fumettistici, stile fresco e gergale della Francia forte del tracollo chiraquiano a venire, sentimenti tutt'altro che scontati trasmessi da personaggi improbabili ma estremamente realistici. E Belleville gronda di vita, di lettori immersi negli incendi e nei parti gemellari, nelle bombe suicide e nelle crisi epilettiche, in un paradiso degli orchi di citazioni zoliane e fenomenali scenari di cartapesta. Voto 8+
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