Sceneggiatura 7: nostalgico omaggio autobiografico, personaggi e situazioni di un'America che giustamente muore giorno dopo giorno, la stucchevolezza della commozione superata dalla nitidezza del documento, orfano di comicità.
Scenografia 7: meravigliosa periferia newyorkese, romanticamente bagnata di pioggia e umidità, case dal tetto spiovente e commercialità ferme all'anteguerra.
Cast 6: l'anfitrione impersonato non trasmette ai famigliari adottivi il seme della risata, lasciando interpretazioni di livello ma senza scossoni.
Regìa 6,5: figurine dei tempi andati, successione narrativa semplice senza cadute nella banalità, la liofilizzazione abusata nelle morali trasposte sulla voce narrante.
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