mercoledì 14 dicembre 2011

Allen filmography/Tutti dicono I love you





Sceneggiatura 5: omaggi cadenti all'età dell'oro, marxismo sparso, nuvole pensanti leggere nel cielo stereotipato dei novanta predeclino, il peso musicale a colorare con eccessiva lunghezza e (voluta) scarsa resa la sottigliezza delle battute alleniane.
Scenografia 6,5: tre città di fascino immediato, New York, Parigi, Venezia, rese con l'illuminazione artificiosa della decade del grande sperpero, vedute da cartolina con qualche indubbia suggestione.
Cast 6,5: parata di stelle, comicità intrinseca di movenze mandate a memoria, la Barrymore credibile d'ingenuità, la Lyonne narratrice indefessa, il vecchio Alda con le sue fisime, distaccata come sempre la Roberts, irriconoscibile la Portman.
Regìa 6: una confezione incartata con nastri di prima scelta, riprese di lunghezza unforme, scenari palcoscenici naturali, coralità da feste statunitensi per un film largamente sopravvalutato da critica e pubblico.

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