Sceneggiatura 7,5: umanissima e sincera riflessione tragicomica sulla fragilità dei rapporti, tra egoismi e paranoie, attuali nella NYC dei 90's come altrove nel tempo e nello spazio. Metacinema embrionale di personaggi che raccontano sé stessi a un fantomatico psicologo cinematografico.
Scenografia 6,5: una New York meno patinata e più reale, terrazze panoramiche su scali portuali, viali periferici, skyline sgraziati, edifici in mattoni.Cast 7,5: iperrealismo che trasforma molti attori nei personaggi, per nulla dato per scontato dall'auotbiograficità della trama che vede Soon-Yi impersonata dall'allora stella nascente Juliette Lewis.
Regìa 7: comicità che fa pensare, paradossalismo d'immediata attualità, le mutevoli condizioni della vita umana a dipendere da un momento più che da un sentimento. Fatalista, pessimista, realista.
Nessun commento:
Posta un commento