Lo stile del romanziere improvvisato salta di palo in frasca, flash-back e continuum temporale spezzato dai ripetuti richiami alla morte che ha dissolto tutti i burattini della vicenda, incluso il narratore autore della ridicola 'seconda parte'. Certe pagine rimangono impresse: lo stillicidio di personaggi minori, la morte in guerra di uno dei figli, la splendida descrizione ambientale della Nuoro dell'epoca divisa rigidamente in tre zone. Non un capolavoro ma un superfluo piacevole di testimonianza storica sarda. VOTO 7
martedì 13 dicembre 2011
Consigli per la lettura/Satta
Lo stile del romanziere improvvisato salta di palo in frasca, flash-back e continuum temporale spezzato dai ripetuti richiami alla morte che ha dissolto tutti i burattini della vicenda, incluso il narratore autore della ridicola 'seconda parte'. Certe pagine rimangono impresse: lo stillicidio di personaggi minori, la morte in guerra di uno dei figli, la splendida descrizione ambientale della Nuoro dell'epoca divisa rigidamente in tre zone. Non un capolavoro ma un superfluo piacevole di testimonianza storica sarda. VOTO 7
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